Rappresenta indubbiamente un "unicum" nel variegato panorama dei villaggi trentini; un modello esemplare per studiare l´età medioevale o almeno il passato dei villaggi prealpini trentini e un´occasione molto favorevole per istituire il rapporto tra passato e presente al fine di una corretta tutela del patrimonio architettonico ma anche socio - culturale giunto fino a noi intatto. In maniera paradossale, l´integrità è dipesa quasi esclusivamente dal dramma e dalla sfortuna degli stessi abitanti, costretti in epoche diverse (fine ´800, primo ´900, primo dopoguerra, anni del boom economico) ad abbandonare tutto per sopravvivere e trasferirsi altrove. Al borgo si accede solo per quattro vie (disposte circa ai quattro punti cardinali): dal lago di Tenno, S. Pietro, Misone a nord, da Calvola a sud - est, da Pastoedo a sud, da S. Antonio ad ovest. Tutti gli accessi sono strettamente condizionati nella viabilità tradizionale dal passaggio obbligato in androni o "porteghi" di difficile percorrenza costruiti a scopo difensivo (solo l´entrata a nord n´è priva). Attualmente il paese di Canale sta vivendo un rifiorire d´iniziative culturali ed artistiche grazie ad enti come la Casa degli Artisti, il Comitato Valorizzazione Ville del Monte, la Pinacoteca Europea e tanti artisti conosciuti anche a livello nazionale, che hanno scelto Canale come residenza estiva.
1 commento:
Stavo cercando proprio notizie sul Borgo di Canale di Tenno e sono arrivata sul tuo blog.
Bellissime le tue fotografie, complimenti!
Ti va di venire sul sito di Trivago a parlarci un po' di questo borgo sconosciuto?
Trivago è una community di viaggiatori che si scambia dritte ed esperienze di viaggio, mi farebbe piacere che venissi anche te.
Intanto ti lascio i miei migliori auguri di Buona Pasqua!
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